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Visualizzazione dei post da marzo, 2004
NON ERA COME PENSAVAMO NOI Non era come pensavamo noi, che giocavamo con le biglie di vetro e pensavamo come macchia la terra sulle nostre polo bianche. Non sapevamo che aveva Gaia il sapore dei sepolcri e l'odore annerito delle buche, di un giorno sospeso tra il prima - e il poi. Assorti a guardarci le mani ci sfuggiva il colore e il segno del tempo che passava, ma il tempo era foglia sempreverde e fiori eterni. Eravamo come le lente file di insetti, inconsapevoli di vita linee che mutano e si rideva, come ride il germoglio nel nostro giardino incantato. Nel nostro giardino incantato, era dell'acerbo amore il profumo, per nascondersi fra i tigli vociando di incantesimi cromati e magìe. Alla brezza vespertina leggera del tramonto, ch'era sempre presagio di nuovi spazi e cominciamenti, a dire nuove canzoni, e poesie. Non era come pensavamo noi, che ci si riuniva nella grotta cogli attorcigliati corpi nostri alla scoperta dei primi